Progetto
Ristrutturazione ed ampliamento
Anno
2012
Luogo
Padova
Cliente
Privato
Tipologia di intervento
Ristrutturazione totale
Stato
Realizzato
L’edificio da ristrutturare era una casa singola, che è stata trasformata in un asilo micronido montessoriano. In origine la casa aveva un impianto planimetrico geometricamente disgregato a causa, probabilmente, di una mancata progettazione.
Lo scopo della progettazione è sempre stato quello di ridare unitarietà all’edificio senza dimenticare quello che era stato, una casa.
Le funzioni presenti all'interno dell'edificio sono sostanzialmente due, la parte amministrativa e la parte di accoglienza dei bambini. Queste due funzioni sono divise in maniera netta sui due piani dell'edificio. Al piano terra vi sono tutti gli spazi per i bambini, al piano primo tutte le aree destinate a funzioni amministrative. Per questo motivo i due piani dell'edificio sono stati differenziati anche all'esterno. In questa maniera è possibile capire da subito le due anime coesistenti all'interno. Per arrivare a questo risultato il piano superiore è “racchiuso” in un nastro bianco che disegna le figure tradizionali della casa veneta. Circondato così il primo piano si è lavorato con le colorazioni dell’edificio per farne risaltare le differenze. Si è creato così un’unica entità progettuale divisa in due macro partizioni che comunicano tra di loro.
Anche la progettazione della copertura è stata oggetto di particolare attenzione. Volendo preservare il carattere unitario e unificatore dell’intervento si è deciso di costruire una copertura a due falde. In questa maniera si riesce a dare all’edificio un carattere unitario non solo dal punto di vista filologico, ma anche visivo.
Con lo stesso principio è unitario anche linguaggio nei particolari, quali i parapetti delle terrazze o la scala esterna necessaria per un migliore funzionamento dell’attività.
Dal punto di vista funzionale la distribuzione degli spazi è stata fatta in stretta collaborazione con un rappresentante della scuola Montessoriana di Roma. L’obiettivo principale è stato quello di dare una grande fluidità nei passaggi tra un ambiente e l’altro. Risultato ottenuto dividendo il più possibile le aree con l’arredo.