In radio a parlare di progettazione ed ecosostenibilità


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Un paio di giorni fa siamo stati contattati da radio news 24 social per un’intervista radiofonica in cui abbiamo parlato di progettazione ed ecostenibilità.
Non sappiamo ancora quando andrà in onda ( vi terremo aggiornati), ma abbiamo trovato le domande interessanti quindi, nell’attesa, riportiamo qui i temi principali di quella breve chiacchierata.

Come nasce e come si sviluppa un progetto?

Alla base del progetto c’è la Centralità dello scopo: cosa voglio costruire, come lo voglio fare e quanto posso spendere. L’architettura non è mai fine a se stessa ma costruita su obiettivi e necessità che possono essere così riassunte:

  • Analisi delle necessità del cliente
  • Studio dei materiali (da costruzione, di finitura)
  • Esame accurato del budget: come far quadrare i conti senza rinunciare alla qualità.

Spesso però bisogna scendere a compromessi e bisogna essere disposti a farlo. Architettura non è quindi solo interior design ma l’elaborazione di un progetto complesso che risponda a domande specifiche. In un momento storico preciso che implica consapevolezza sociale, culturale e ambientale e, ovviamente, normativa.

Come si effettua una corretta suddivisione degli spazi?

Non  esiste una corretta suddivisione degli spazi perché il progetto viene sviluppato su quel cliente. Il Progetto segue lo studio delle abitudini e della vita del cliente nel presente e nel futuro prossimo. Non è un progetto statico ma che deve adattarsi il più possibile all’evoluzione dell’abitare di quel o quei soggetti. Va da sè che una suddivisione per un cliente non va bene per un altro.

Quali sono i materiali utilizzati e che rapporto hanno con l’ecosostenibilità

Sono diversi anni che sì trattano i temi  dell’ecosostenibilità o dell’eco-edilizia. In Germania se ne parla dagli anni 70. E’ stato fatto  in modo progressivamente sempre più articolato e, alcuni di questi aspetti (serramenti, cappotto esterno, caldaie, fotovoltaico o solare termico) sono diventati familiari ai più. C’è ancora molta strada da fare, soprattutto per quanto riguarda la resistenza della committenza nei confronti di materiali alternativi, o di  tecniche costruttive alternative, ma anche per quanto riguarda il reperimento di imprese specializzate.
La maggior parte delle imprese costruisce con tecniche costruttive degli anni 50.
Le tecnologie e i materiali virtuosi, naturali, separabili e riciclabili, ci sono, basti dare un occhio alla libreria virtuale prodotta da legambiente MaInn in cui vengono raccolti materiali distinti in tre categorie: naturali, provenienti da riciclo e innovativi.
Bisogna però ricordare che ecosostenibilità non sono solo i materiali ma anche Risparmio energetico. Da poco anche in Italia Sì parla di casa passiva e di off grid (scollegato dalla rete).
Nel nostro studio stiamo approfittando di questo periodo per studiare l’applicazione di soluzioni volte al risparmio e al recupero.

Possiamo quindi affermare che abbiamo tutti gli strumenti per produrre architettura di qualità, consapevole e rispettosa dell’ambiente che ci circonda, ma da un lato architetti e committenti devono lavorare in sinergia, dall’altro le imprese devono formarsi e offrire competenza.

Chi siamo

Paola e Alessandro si conoscono all'università IUAV di Venezia. Hanno due anime complementari: Paola è attratta dai materiali e dagli spazi, Alessandro dalla tecnica e dalla precisione.

La loro visione dell'architettura e della professione si fonda sulla conoscenza profonda della normativa e della tecnica, sulla scelta amorevole dei materiali e sulla progettazione degli spazi cucita sulle necessità dei clienti.



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